Cipolla: storia, origini e caratteristiche nutrizionali

La cipolla è uno degli ortaggi più antichi fra quelli consumati dall’uomo. Originaria dell'Asia centrale, la cipolla ha viaggiato fino a noi per essere coltivata definitivamente nel Medioevo. Veniva consumata tanto per il suo sapore quanto per le sue proprietà nutrizionali. Infatti, è ricca di antiossidanti, povera di grassi e contiene oligoelementi essenziali (selenio, manganese), minerali (potassio, fosforo) e fibre. È uno stimolante dell’apparato digerente, in particolare del fegato. Così come l'aglio, e le sue poche calorie, le cipolle rendono unici i nostri piatti come per magia! 

In Italia le regioni maggiormente interessate a questa coltura sono Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Campania, Calabria, Toscana e Veneto.
Vi sono tantissime varietà di cipolle che possono essere classificate in base alla lunghezza del ciclo biologico (precoci, medie e tardive), o in base ai colori:

  • Cipolla Bianca (cipolla estiva, dal gusto dolce), nel cui ambito rientrano varietà adatte al consumo fresco, come i cipollotti (cipolle bianche raccolte quando il bulbo è ancora immaturo), e altre che sopportano una conservazione di medio periodo, come la cipolla Borretana, che produce bulbi di piccolo calibro ed è quindi molto adatta alla produzione di sottaceti;
  • Cipolla Bionda (cipolla ramata);
  • Cipolla Rossa tra cui ricordiamo la famosa Cipolla di Tropea.

La cipolla possiede oltre a proprietà antiossidanti anche proprietà diuretiche naturali. Per questo è raccomandata per la circolazione sanguigna: infatti, tradizionalmente, la cipolla è utilizzata per curare il cuore e i vasi sanguigni.
È un alimento tonificante che possiede un’azione antisettica, emolliente e disinfettante e si ritiene che sia utile anche per tenere lontane le zanzare.

Cipolla Fresca o essiccata, piccola o grande, gialla o bianca.

Durante le varie stagioni, vedrai diversi tipi di cipolle: piccole cipolle bianche vendute a grappoli (nuove o primaverili) prima della piena maturazione, cipolle essiccate bianche, gialle o rosse (adatte per la conservazione) e cipollotti. Come il gusto, il colore della tunica si intensifica quando si secca. Passa dal bianco allo zenzero per le cipolle gialle, dal rosa al bordeaux per le cipolle rosse. Mentre è necessario conservare le cipolle fresche in frigorifero (per consumarle al massimo entro 10 giorni), le cipolle a lunga conservazione devono essere riposte in cantina o in un luogo asciutto e temperato. In cucina o in giardino, le cipolle lavorano in tandem con aglio o scalogno, che fanno parte della medesima famiglia.

Un ingrediente basilare per le tue ricette con cipolle

Il sapore piccante delle cipolle crude può essere forte come quello dell'aglio! Quando è stagione opta per le cipolle fresche, più ricche di vitamine (in particolare di vitamina C) e minerali rispetto alle cipolle conservate. I bulbi vengono solitamente cotti insieme a burro o olio d’oliva nella realizzazione di soffritti destinati a numerosi condimenti, oppure impiegati per insaporire numerose ricette con insalata, nella preparazione di un delizioso hamburger o per arricchire di gusto una frittata, infine come contorno da abbinare ad una bistecca. 
Una volta cotte, le cipolle sviluppano il sapore dolce e aromatico che noi adoriamo. Aggiungendo alle cipolle dei chiodi di garofano in un brodo di carne, si può ottenere ad esempio un ottimo stufato; se preferite cimentarvi nella preparazione di una ricetta originale consigliamo una cremosa marmellata di cipolle ideale per accompagnare formaggi (soprattutto quelli più stagionati) e vari tipi di carne (prediligendo quelle più saporite, come il maiale o la selvaggina).