
Storia, origini e caratteristiche dei germogli di fagiolo mungo
I germogli di fagiolo mungo sono tra i più utilizzati al mondo. In origine furono seminati in India, anche se in seguito vennero inseriti in modo più esteso nella cucina asiatica dove, ancora oggi, sono particolarmente diffusi. Sia in Europa sia in Italia sono stati consumati a lungo fino a quando, dal Nuovo Mondo, giunse la pianta del fagiolo a sostituirli.
I germogli di fagiolo mungo rappresentano legumi fondamentali nell’alimentazione della popolazione cinese e, più in generale, asiatica. Grazie ad antichi documenti rinvenuti, si può affermare che i cinesi li utilizzano da almeno 5.000 anni: in particolare, li inserivano nell’alimentazione dei marinai, costretti a lunghi viaggi in mare e privati della possibilità di conservare a bordo altri cibi freschi. In Europa e in America, invece, i germogli di fagiolo mungo non furono integrati subito nelle abitudini alimentari dei popoli indigeni.
Quando il fagiolo è pronto, lo si coglie, lo si fa seccare e poi lo si conserva: il suo utilizzo può avvenire sia da fresco, in pietanze sfiziose e leggere come l’insalata, oppure, una volta secco, può costituire la base di altre ricette fantasiose.
Proprietà e benefici dei germogli di fagiolo mungo
Le proprietà dei germogli di fagiolo mungo sono molteplici: sono infatti fonte di molti amminoacidi essenziali, sali minerali (calcio, ferro, rame, manganese, zinco e potassio), vitamine (in particolare B6 ma anche C, K, E e tutte quelle del gruppo B).
Inoltre, in culture come quella asiatica, vengono consumati come alimenti base per fornire al corpo il quantitativo necessario di proteine, di isoflavoni e di lecitina.
Non solo: i germogli di fagiolo mungo hanno solo 17 calorie ogni 100 grammi di prodotto, risultando perfetti per essere inseriti in piani alimentari di persone che necessitano di seguire una dieta ipocalorica.
Possiedono anche ottimi valori nutrizionali per l’organismo: grazie all’alto livello di fibre che contengono, sono l’ideale per ridurre il colesterolo presente nel sangue. Se assunti con regolarità, garantiscono inoltre un perfetto funzionamento del sistema cardiocircolatorio. Anche per i soggetti affetti da diabete sono alimenti ideali: questi germogli, infatti, riescono a regolare l’insulina.
Ma i benefici dei germogli di fagiolo mungo non sono ancora terminati: il ferro, di cui sono ricchi, è molto utile per chi soffre di anemia mentre la lecitina supporta l’attività del fegato. In aggiunta, sostanze come lo zinco e le vitamine aiutano ad avere una pelle più tonica e resistente e hanno un impatto benefico anche su capelli e unghie.
In conclusione, gli isoflavoni contenuti agiscono in maniera analoga agli estrogeni e risultano ottimi, in particolare, per alleviare i fastidi causati dalla menopausa.
Come cucinare i germogli di fagiolo mungo: modalità di cottura e preparazione
Come cucinare i germogli di fagiolo mungo? Esistono vari tipi di cottura che si sposano bene con il sapore delicato di questi legumi come il semplice sbollentare, la frittura, la stufatura o altre preparazioni dove trovano impiego da soli o insieme ad altri alimenti. Una delle modalità migliori per consumarli, dopo averli cotti, è con un goccio di olio EVO, insaporendoli con sale e spezie.
Acquista i germogli di fagiolo mungo solo poco prima di cuocerli: infatti, a differenza di altri alimenti che possono rimanere in frigo per alcuni giorni non perdendo freschezza, questi germogli necessitano di essere consumati in breve tempo. In ogni caso, la conservazione dei germogli di fagiolo mungo può avvenire per circa due giorni anche se, più a lungo restano in frigorifero, più sono soggetti alla formazione di batteri. Quando li pulisci, scegli quelli che presentano una colorazione più chiara e che risultano più duri; se sono molli, con uno strano odore o con un colore che tende al marrone vanno invece scartati. Una volta acquistati, conservali sempre a distanza da alimenti come carne e pesce.
Prima della cottura, sciacqua i germogli di fagiolo mungo sotto l’acqua fredda. Poi posizionali in un colino e assicurati di scolarli bene da tutta l’acqua in eccesso. Se preferisci, puoi togliere i filamenti. Per mantenere inalterate le proprietà di questi germogli, uno dei metodi di cottura migliori è la lessatura: fai bollire un litro d'acqua tenendo la fiamma medio-alta, poi inserisci i germogli, facendoli cuocere per circa un minuto e mezzo, iniziando a calcolare il tempo da quando ricompare il bollore. A cottura terminata, scolali utilizzando un colino e sistemali sul lavandino per rimuovere bene tutta l’acqua.
È fondamentale rimuovere il liquido in eccesso per preservarne il gusto e per non rischiare di annacquare le altre preparazioni. Infine, aggiungi un filo di olio EVO e altri condimenti a tua scelta.
Idee di ricette con i germogli di fagiolo mungo
Esistono diverse idee di ricette con germogli di fagiolo mungo sfiziose e gustose grazie alle quali potrai consumare questi legumi così ricchi di proprietà e benefici per l’organismo.
Un esempio? I germogli di fagiolo mungo saltati. Per prepararli, inizia pelando dello zenzero e affettalo a strisce sottili; poi prendi un peperoncino, scartane il pezzo centrale e taglialo a rondelle, senza eliminare i semi situati al suo interno. A questo punto, metti a scaldare il wok (tegame molto utilizzato nella cucina cinese) a fuoco alto e, quando risulta abbastanza caldo, metti al suo interno dell’olio di semi, lo zenzero e, in ultimo, il peperoncino. Ora, lascia insaporire lo zenzero e il peperoncino per circa un minuto, mescolando un po’ di tanto in tanto; aggiungi in padella anche i germogli di soia, prosegui la cottura ancora per un paio di minuti, mescolando periodicamente. Ora, versa della salsa di soia e lasciala evaporare; poi versa dell’acqua nella preparazione e completa la cottura facendo saltare i germogli, per un totale di circa 6 minuti. Infine, servili in tavola: saltati e così saporiti stuzzicheranno il palato dei tuoi ospiti. Buon appetito!
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